Lun. Dic 9th, 2024

Questi ultimi mesi prima dell’addio, piuttosto che abbandonare la città ai piranha, si potrebbe risolvere qualche problema. Mentre un generoso benefattore cura un’angolo di verde pubblico.

Il racconto della Bagheria a trazione turistica fa da contraltare allo stato delle strade della città. Non solo rifiuti, ma degrado in senso generale, un senso diffuso di inciviltà, figlio di indifferenza e tolleranza, che è figlio del cattivo esempio.

Ecco un esempio di cattivo esempio. Una delle facciate di palazzo Butera, la casa della città. Cosa costeranno quei tubi di grondaia dipinti color rame? 500 euro? Il fatto che si sia rotto da anni è dimostrato nella muffa in bella mostra, all’interno lo splendido affresco in sala Borremans che raffigura l’epopea di Ercole, dalle fatiche all’apoteosi. Muffa che è sintomo di umidità e che speriamo non arrivi a far danno. Da che lato hanno fatto entrare la troupe di Antenna 10 e la scolaresca campana???

Nel frattempo un nuovo mistero incuriosisce Bagheria. Un generoso benefattore ha pagato di tasca propria, la pulizia del verde pubblico dietro ed intorno l’edicola Ventimiglia di via città di Palermo: non è stato l’edicolante.

Una coppia di operai, se ne stava prendendo cura oggi, e non sarebbe nemmeno la prima volta.
Unica nota stonata, il fatto che si sia intervenuto su un bene pubblico e nessuno lo ha notato. Come al solito nell’indifferenza, a Bagheria puoi fare tutto quello che ti va.
Sarebbe inoltre stranissimo se si scoprisse che il benefattore sia stato spinto ad intervenire da una figura che ha un ruolo politico (non è il sindaco: di verde pubblico, non è amante). Il fatto che, nonostante il ruolo (non è nemmeno assessore), piuttosto che intervenire nelle sedi giuste per ottenere l’intervento, preferisca coinvolgere un privato che paga di tasca propria operai privati a loro volta, la dice lunga sull’idea che deve essersi fatto, del pollice verde di questa amministrazione.

#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.