Mer. Dic 11th, 2024

Ci sarebbe da ridere se non fosse uno strano sintomo che spiegherebbe però, tante cose.

Molti automobilisti in questi giorni hanno fatto i conti con lo spazzamento delle strade e la rimozione dei mezzi parcheggiati.
Difficile individuare come potere rendere il servizio efficace senza pesare in alcun modo sulle famiglie, economicamente, nel caso della rimozione forzata e della multa, e logisticamente per il rientro a casa e il ricovero della vettura.

Lo stesso orario in cui entra in vigore il divieto è molto scomodo: alle 20:00 molti esercizi sono ancora aperti, e ci viene difficile immaginare il gestore dover correre a spostare la vettura, seppure è vero che l’azione della Polizia Municipale, non è così fiscale con l’orario, così come l’opera della spazzatrice ovviamente non avviene in orario di punta.
Riconosciuta la difficoltà del caso, su alcune cose bisogna però puntualizzare.

La comunicazione in primis; i social e i media potrebbero non essere sufficienti, e i cartelli sono a dir poco non adeguati. Piccoli, apposti male e quasi invisibili, ma alcuni apposti anche fantasiosamente. Un divieto di sosta temporaneo, sotto un divieto di sosta e fermata permanente, onestamente chi lo va a leggere?
Altra valutazione: sulle strade di Bagheria altro degrado da combattere non è soltanto il rifiuto fisico. Le strade, nel senso del parco mezzi circolanti, sono lo specchio del degrado sociale, auto con stereo non a norma, mezzi che trasportano qualunque tipo di merce, scooter senza marmitta e addirittura senza targa, utilizzati senza casco, ecc ecc.

Su quelli si interviene pochissimo, in alcuni casi tutti hanno assistito all’indifferenza nei confronti di questi fenomeni anche quando accadono davanti agli occhi delle divise, tranne che la cronaca non abbia individuato il tema del degrado del territorio e della sicurezza, come tema portante, e allora si interviene con maggiore attenzione.
Quando l’opinione pubblica chiedeva e chiede un più incisivo intervento con il sequestro dei mezzi, intervento tangibile sul territorio in modo che la stesa notizia faccia da deterrente, la risposta era spesso che mancavano i ricoveri per i mezzi sequestrati. E ora li hanno costruiti in queste notti coi mattoncini Lego?
Ma perché ogni cosa a Bagheria non deve tendere alla normalità, ma rivelarsi contorta elucubrazione di menti superiori?

#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti

per la foto di copertina di ringrazia Andrea Naselli

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.