Mar. Dic 10th, 2024

Affidata ai pochi operai a disposizione del comune nonostante la ditta esterna. Interventi a macchia di leopardo. Si continuano ad ignorare gli alberi marci di alcune zone.


Operai del comune, ieri al lavoro in via Città di Palermo, per la potatura di due falso pepe, nell’area a verde di fronte il noto negozio di accessori e abbigliamento per neonati. Essendo molto prossimo all’incrocio con via Dante, a presidiare l’intervento una pattuglia della Polizia Municipale.

La presenza di una buca da due settimane ha infatti rallentato ulteriormente il traffico veicolare.
L’intervento non chiarisce il perché i proprietari dell’esercizio, in collaborazione con il condominio, abbiano dovuto bonificare recentemente quell’area a proprie spese perché divenuta INDECENTE, commettendo di fatto un illecito, se l’area è di pertinenza del comune (seppur in buona fede e per amore del decoro).

Ma i perché sono tanti.
Perché si è scelto di esternalizzare il servizio di manutenzione del servizio di cura e manutenzione del verde pubblico, spendere soldi dei contribuenti, lasciare operare senza controllo di un esperto (ricordiamo che al comune non c’è più un agronomo ma assumiamo figure incomprensibili), con capitozzature selvagge, se poi gli interventi migliori e più azzeccati li fanno sempre gli stessi bistrattati operai comunali?

Perché si stanno ignorando gli alberi marci che hanno già danneggiato vetture in sosta, che si trovano a 300 mt. da quest’ultimo intervento? Si deve attendere l’ulteriore disastro che si fingerà di imputare al maltempo e all’evento accidentale?

Perché nessuno vede lo stato delle ripiantumazioni in via Concordia Mediterranea, e sul lungomare di Aspra con la palma nane già secche e nel famigerato viale Bagnera?

Non riusciamo a capire come questa amministrazione la faccia franca e riesca ad evitare le critiche e le attenzioni degli ecologisti… poi viene in mente una parola di etimo dialettale : matacubio! E allora capiamo!
Capiamo l’andazzo delle cose fino a qua e pure quello futuro! Ma per fortuna manca sempre meno.

Bagheria non è un Comune per tutti.

Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.