Ad ogni particolare che emerge dall’inchiesta per corruzione che coinvolge il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, grida “accura” pure Bagheria.
Ad essere sotto gli occhi degli investigatori è la società Punto e Capo di Nuccio La Ferlita che a Bagheria (in realtà in tutta la provincia di Palermo) opera attraverso il suo partner la GoMad Concerti Srl.
Quest’ultimo esattamente come gli omologhi etnei hanno spesso usufruito di elargizioni anche di fondi regionali con l’escamotage di una associazione culturale omonima.
Anche i patrocini del Comune di Bagheria sono esattamente quella cifra, 10 mila euro. Quota fissa!
Pure il video di 3 minuti realizzato da Nico Bonomolo per i 50 anni del Museo Guttuso (quello ispirato al palloncino di Banksy, per intenderci), fu pagato a GoMad 9999 euro. Perché a GoMad, non si è mai saputo.
L’apoteosi a fine 2022 quando in una delibera ufficiale il comune di Bagheria scrive che si ritiene giusto ristorare l’associazione culturale GoMad concerti con 17mila euro (stavolta hanno esagerato e sono andati fuori budget) che non è riuscita a fare utili nonostante la sbigliettamento.
QUALI UTILI??? SE È ASSOCIAZIONE CULTURALE QUALI UTILI DEVE FARE? L’ASSOCIZIONE CULTURALE NON FA IMPRENDITORIA E NON SBIGLIETTA NULLA!!!
Inoltre a tutt’oggi su albo pretorio non ci è dato sapere in cosa consistono in patrocini del Comune per i prossimi tre o quattro appuntamenti di GoMad tra Aspra (e quindi Comune di Bagheria) e il Piccolo Parco Urbano (toccato dall’inchiesta Grande inverno come potete leggere qui).
Ma non c’è una figura preposta al comune a vigilare su certe cose? Come si chiama?
Vista la situazione non possiamo fare come con l’illuminazione pubblica? Bloccare tutto fino a che non si chiariscono le cose, non è una scelta di trasparenza? Proprio ora che torna il vecchio a Bagheria non vogliamo dimostrare che certe cose non esistono più e scegliamo la trasparenza?
Papà lo sa che si continua a giocare con queste cose piccole? Vale la pena?
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