Mer. Nov 6th, 2024

Si continua in città a non volere affrontare la tematica del disagio giovanile e degli episodi che sono ad un passo dal diventare eventi tragici.

Con la pandemia e il lockdown si erano avute le prima avvisaglie, e per questo l’attenzione alle politiche giovanili e della famiglia dovevano diventare la priorità di tutte le amministrazioni, Bagheria compresa. Non è stato così, e in nome del sistema mercato, il liberi tutti si è trasformato in accondiscendenza e tolleranza nei confronti dei moltissimi episodi di malamovida che hanno caratterizzato le strade notturne. A farne le spese soprattutto i giovanissimi. Sono infatti poco più che bambini, alcuni protagonisti dell’assedio di corso Umberto il cui ultimo episodio risale a qualche giorno fa denunciato sui social.

Danneggiata la scala su cui erano appena stati effettuati lavori di ripristino e imbrattati i muri.
Sempre da giovanissimi era composto il gruppetto che ha infastidito il clochard in via Dante che era accampato in un luogo che fu simbolo della movida bagherese, il Glamour. Anche il quel caso se non fosse intervenuto un gruppo di cittadini, poteva davvero finire male, pensate se ci fosse stata una reazione nei confronti del branco, come poteva finire.
Quando in certe zone si riesce ad ottenere un po’ di normalità eccezionalmente con l’aiuto di uno dei gestori degli esercenti che insistono sulla movida, si rischiano piccole ritorsioni, passaggi notturni con stereo a palla e urla di epiteti indirizzate ai residenti resistenti, danneggiamenti alle vetture in sosta ecc. ecc.

È inutile negare che tra ragazzi per bene, in questi contesti, tra alcol e stupefacenti si nascondono facilmente altri giovani che sono più inclini ad episodi che vanno arginati. La socialità di questi ragazzi non può esaurirsi nella autodistruzione. Sono gli scenari ideali per altre assurde follie di cui in questa città non si deve parlare, e seppure sono momenti in cui ci vogliono professionalità e competenze che chi aiutino, intanto, a trovare il senso di comunità coesa, qualche soluzione per arginare il sintomo e cominciare a curare la malattia sarebbe per altro di una facilità assoluta. Ma le elezioni sono vicine.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.