Gio. Lug 17th, 2025

Nella vicenda del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, c’è un po’ di città delle ville e dei partner interlocutori privilegiati.

Le elargizioni a vario titolo ad associazioni, società o enti privati sia che passino attraverso i comuni o avvengano in maniera diretta, si stanno rivelando momenti di clientela imprescindibili tra i politici e le consorterie a loro riferibili.
A Bagheria ne abbiamo fatto una nostra battaglia personale da anni, cercando di scoperchiare i legami con quelli che abbiamo chiamato gli ammiocuggino, i clientes, i curculio, parassiti delle grande tavolate pronti a raccogliere grandi bocconi ma anche semplici avanzi.
Il collegamento non si coglie subito ma quanto accaduto all’esponente di Fratelli d’Italia, riguarda anche la nostra città.
La società di Nuccio La Ferlita, Punto e a Capo (che sarebbe stata tra i destinatari di elargizioni preferenziali in uno scambio di favori) è da sempre tra i partner preferenziali di GoMad Concerti Srl, con le innumerevoli collaborazioni anche con Il Piccolo Parco Urbano e direttamente con il nostro Comune.
Lavorando nel mondo dell’intrattenimento, l’incontro coi ragazzi bagheresi ne ha determinato l’ascesa, essendo il deus ex machina dietro ai grossi nomi arrivati in città.
Nulla questio se non fosse che GoMad ha traslato un certo modo di operare, fondando una associazione no profit omonima che per i concerti in cui svolgeva attività imprenditoriale, chiedeva pure questi famigerati contributi agli enti locali come associazione culturale: per lo stesso identico evento per il quale sbigliettava e guadagnava.
A fronte di ciò, per via del legame diretto (modello scatole cinesi) con l’associazione Piccolo Parco Urbano, la fondazione proprietaria del sito, che lo aveva affidato in comodato d’uso gratuito per fini sociali e non imprenditoriali, ha intimato a questi ultimi lo sfratto, procedimento al quale si stanno opponendo affidandosi a santi in paradiso trasversali a tutta la politica locale e regionale.
Mentre a livello regionale per questo modus operandi si fa riferimento ad un esponente di Fratelli di Italia, a livello locale, i referenti sono piddini nascosti nel civismo tripoliano ormai smascherato dal nuovo avvento di Cuffaro.
Resta l’esatta corrispondenza dell’acceso a fondi pubblici, che dovrebbe essere regolamentato diversamente perché nelle pieghe di queste elargizioni si nascondono facilmente le clientele.
Nonostante la gestione del Piccolo Parco Urbano sia entrata nelle intercettazioni dell’operazione Grande Inverno (che ha dimostrato come a Bagheria la sconfitta della mafia era una bugia funzionale a certi ritorni) perché ritenuta evidentemente permeabile dalla criminalità organizzata (nessuno si pone il problema di dovere convincere qualcuno), due iniziative per questa estate, sono state organizzate da GoMad, una delle quali in collaborazione proprio con Punto e a Capo ed in entrambe c’è il patrocinio del Comune di Bagheria che non segue la cronaca e manca di un briciolo di pudore.




Al momento non ci sono atti ufficiali per capire la natura del patrocinio.
Speriamo non accada quanto avvenuto nel caso del mini festival con Angelina Mango, quando la richiesta di patrocinio oneroso per 10 mila euro, fu inoltrata dall’associazione culturale GoMad ma erogata all’associazione culturale Clamore (stessa identica sede) che sembrerebbe essere un necessario cambio d’abito, senza che questa l’abbia mai richiesta.

Un problema che non hanno, è la timidezza.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.