Indiscrezioni riferiscono di ispezioni della PM in tutti i cantieri bagheresi su iniziativa del sindaco.
Avevamo suggerito in un articolo del 23 maggio (che potete rileggere qui), una maggiore trasparenza nell’azione amministrativa proprio nel controllo degli appalti e dei sub appalti, delle opere pubbliche e della gestione dei progetti anche quelli legati al PNRR, come miglior modo possibile per rendere omaggio alle figure dei martiri antimafia.
Ci erano giunte infatti, una serie di segnalazioni su possibili irregolarità che avrebbero evidenziato la mancanza assoluta di controllo da parte dell’ente appaltatore (il Comune di Bagheria).
Pare che il primo cittadino abbia colto il messaggio e pochi giorni dopo l’articolo abbia riunito lo stato maggiore della Polizia Municipale (ci dicono riluttante) e abbia disposto una serie di ispezioni in tutti i cantieri aperti.


Questa mobilitazione avrebbe poi richiesto l’intervento della Guardia di Finanza che avrebbe constatato, almeno in un caso la presenza di lavoratori in nero.
Il cantiere, che voci insistenti danno come sottoposto a sequestro (ma è circostanza da verificare), sarebbe uno di quelli maggiormente utilizzati per la propaganda politica, seppur non tutto opera di questa amministrazione. Recentemente sarebbe stato pure oggetto di una bonifica con la rimozione di un grosso serbatoio in eternit, bonifica, che visto il livello di controllo sulle attività svolte ci fa non poco preoccupare.



Ancora una volta però dobbiamo annotare come in questa città si parli di tutto e di più, finendo per parlare del niente più assoluto, mentre vicende come queste debbano trapelare sempre e solo per il senso civico di qualche cittadino che ritiene giusto informare la comunità purtroppo non riuscendo ricostruire i contorni precisi degli eventi con la dovizia di particolari che sarebbe giusto rendere pubblici. L’irregolarità non è in capo al Comune, ma l’omissione di controllo e la leggerezza si, e allora il sospetto fondato e legittimo è che lo stesso atteggiamento distratto ci sia stato in altre fasi, soprattutto laddove i sub appalti riconducono a ditte bagheresi amiche o amiche di qualche ammiocugino, e magari anche questa urgenza di ispezione e collaborazione con le forze dell’ordine serve a sviare il focus da altro.
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