Le fiamme in contrada Rajata non sono state uno scherzo. Danni e paura per i residenti, un disastro in una struttura più volte segnalata dall’ associazione animalista A.S.V.A, morti alcuni cani.
Un disastro che nasconde carenze organizzative gravissime e sulle cui responsabilità si dovrebbe assolutamente indagare.
Durante l’incendio di venerdì pomeriggio a ridosso della strada provinciale 127 tra Bagheria e Misilmeri, in contrada Rajata una volontaria della protezione civile dell’associazione Eleuterio di Ficarazzi ha accusato un malore. La donna, P.R., 55enne è stata subito trasportata al presidio di emergenza territoriale di Bagheria, per i primi soccorsi con un sospetto di infarto.
La volontaria è stata poi trasferita a Palermo dove, fino a stamattina, era in terapia intensiva.
La presenza di organizzazioni di Protezione Civile provenienti da Ficarazzi e Trabia, e non di quelle locali, la dice lunga su quello che accade in città.
Sembrerebbe per l’ennesima volta, che la procedura di apertura dei COC (centro operativo comunale) sia puntualmente disattesa, tanto che i funzionari comunali preposti, non hanno al momento, voluto rispondere alle nostre domande. Si sarebbe lasciata l’attivazione dell’associazioni di volontariato di Protezione Civile alla discrezione dei Vigili del Fuoco, senza mettere in preallarme le due che tra quelli presenti a Bagheria sono titolate all’intervento, e c’è la forte probabilità che alcune non le si convochi per mere beghe tra associazioni, una delle quali tacciata di onnipresenza per vicinanza con questa amministrazione.
Il tavolo di controllo della protezione civile, non sarebbe quindi mai stato attivato o attivato tardivamente, in maniera tale da essere sempre sorpresi da questi eventi. SEMPRE!!!
Le fiamme avrebbero fatto diverse vittime preso una struttura di ricovero per cani nelle campagne di Misilmeri dove si è sviluppato altro incendio segnalato dall’ASVA. In alcuni post dell’associazione animalista sarebbero apparsi diversi video con molti cani morti a causa dei fumi e delle fiamme che hanno interessato la struttura.
Questo momento tristissimo, di appelli accorati sui social, con quegli amici a 4 zampe morti e in pericolo, pone però un altro problema.
La stessa Asva è una struttura posta sotto sequestro, essi stessi detengono nonostante questo, un certo numero di cani che sembrerebbero essere del Comune di Bagheria. A che titolo sono detenuti in quella struttura in deroga al sequestro? Il Comune sa di quei cani?
Sono cani abbandonati per l’ennesima volta dalle istituzioni? Abbiamo report sui cani trasferiti? Perché quella struttura è stata posta sotto sequestro? Le misure di sicurezza sono a norma per cui in casi simili sarebbe facile intervenire? Le autorità giudiziarie sanno?
N.D.R. La verità si può sempre ricostruire e siamo disposti ad ammettere che in momenti concitati le notizie arrivano imprecise e parziali. Noi della verità non abbiamo paura, sappiamo esprimerla con linguaggio appropriato e non abbiamo niente da nascondere. A domanda rispondiamo! L’assessore che tanto si indigna sui social autodenunciandosi come inerte in soccorso alle segnalazioni di Asva sulla struttura di Misilmeri per cui poteva fare pesare il suo ruolo istituzionale e il suo animo animalista, alle domande sui cani di Asva non risponde.
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