” In nessun modo l’amministrazione comunale è coinvolta nel progetto“, si legge in una nota che ci è pervenuta in redazione.
Sulla vicenda che vede interessati gli Assessori Biagio Sciortino, Emanuele Tornatore, Antonella Insinga, il presidente del Consiglio Comunale Andrea Sciortino e lo stesso Sindaco Filippo Maria Tripoli (a vario titolo), che riguarda la presentazione del progetto “Metabolè”, sulla quale nei giorni scorsi avevamo sollevato dubbi di compatibilità per la presenza di possibili conflitti di interesse, interviene, con una nota, l’amministrazione della Casa dei Giovani, la struttura che da anni si occupa, nei vari territori dove è presente, del recupero dei ragazzi tormentati dalla piaga della tossicodipendenza.
Nelle righe, che riportiamo integralmente, ci pare evidente il disappunto per il tentativo di evidenziare con una comunicazione non lineare, un ruolo che il Comune di Bagheria non ha, in uno dei mille progetti che invece questa struttura porta avanti in totale autonomia.

Come potrete leggere voi stessi, la presentazione del progetto avrebbe potuto avvenire anche nella sede stessa della Casa dei Giovani dove gli sportelli di ascolto saranno aperti, e la scelta della sala Fumagalli – Martorana sarebbe solo incidentale, non come invece tutta la comunicazione ufficiale e istituzionale aveva lasciato intendere, frutto di chissà quale cooperazione particolare.
In riferimento all’articolo apparso in data 31 maggio 2025 circa la presentazione del progetto “Metabolè”, ai fini di una corretta informazione la Casa dei Giovani desidera precisare quanto segue:
1) Il progetto è stato finanziato esclusivamente alla Casa dei Giovani dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga a valere su un Avviso Pubblico del 24/04/2024;2) al fine di far conoscere le opportunità che tale progetto innovativo intende dare a tutti quanti vivono problemi di dipendenza, la Casa dei Giovani ha formalmente richiesto all’amministrazione comunale l’utilizzo della Sala Fumagalli-Martorana ed è stata regolarmente autorizzata per il giorno 30/05/2025;
3) in nessun modo l’amministrazione comunale è coinvolta nell’intervento. La collaborazione a cui si fa riferimento si inserisce nell’ambito della più ampia collaborazione che da sempre contraddistingue tutti i comuni del distretto D39 (e non solo) attraverso i propri servizi sociali;
4) la sede del punto di accoglienza è quella della Casa dei Giovani di via Filippo Buttitta n.157 presso l’immobile confiscato alla mafia ed affidato dal Comune di Bagheria in concessione alla Casa dei Giovani nell’anno 2009 (quando Biagio Sciortino era sindaco n.d.r.).
Ci chiediamo come è possibile che una gestione così attenta della struttura, non si sia accorta sin da subito della stortura comunicativa nella frase …con la collaborazione dell’amministrazione comunale, promosso dall’Assessorato alle dipendenze patologiche, guidato da Biagio Sciortino, (il progetto) rientra in una strategia sui servizi sociali del comune, che facendo riferimento alla figura dell’assessore e al suo intervento di promozione, innesca il conflitto di interesse di cui avevamo paventato l’esistenza nell’articolo di cui potete leggere qui, vista anche la maternità del progetto in capo ad un consanguineo dell’assessore stesso.


Assodato che il comune non c’entra nulla, quali sono i motivi per cui la notizia viene passata con tanto di book fotografico e a titolo gratuito? Di cosa parla l’Assessora all’istruzione Antonella Insinga, quando in suo post su Facebook fa riferimento a fantomatiche convenzioni con gli istituti scolastici stipulati dall’amministrazione in seno a questo progetto? Di cosa ringrazia i colleghi assessori se l’iniziativa non è del comune?

Come fa l’Assessore alla politiche sociali Emanuele Tornatore a gioire e congratularsi perché il suo ufficio non riesce a sopperire autonomamente a certe mancanze del territorio tanto da doversi affidare a strutture terze?
Apprezziamo la precisazione della Casa dei Giovani che conferma quella onestà intellettuale che deve contraddistinguere chi svolge una attività nel sociale su temi delicatissimi, un po’ meno il fatto che abbia sentito la necessita di chiarire i contorni di quanto espresso in una comunicazione ufficiale, solo dopo che da questi spazi virtuali qualcuno abbia fatto da sentinella, e a loro chiediamo un ulteriore sforzo di trasparenza: a quanto ammonta il finanziamento in questione?

Resta evidente invece che il carrozzone politico e mediatico si era mosso con l’intento di mettere il cappello sull’iniziativa che in ogni caso non poteva essere promossa, ma, meno che mai, presentata dall’Assessore Sciortino per il suo duplice ruolo di amministratore pubblico e di dirigente della struttura terapeutica nonché di familiare di uno dei responsabili del progetto.
E la mente ritorna ad una intervista preelettorale rilasciata dall’Assessore insieme a padre Lo Bue, fondatore della Casa dei Giovani, sull’abbandono della candidatura al ruolo di sindaco in opposizione all’attuale. All’epoca proprio padre Lo Bue sottolineò come il ruolo di Sciortino nella struttura terapeutica, era ruolo di prestigio e di utilità sociale, e che era un bene non farsi distrarre dalla politica. E infatti…
Male fa poi, chi presta la propria professionalità alla manipolazione dei fatti, creando ulteriori corto circuito, e malissimo chi deve controllare, in virtù delle sue competenze specifiche, la trasparenza di ogni passaggio dell’amministrazione, alla quale non doveva sfuggire questo conflitto di interesse anche solo si fosse limitato all’esposizione del progetto, perché in questo modo, ogni politico o amministratore presente ne trae un evidente ritorno di immagine (e quindi elettorale) per una attività per la quale non ha fatto assolutamente nulla. Soprattutto a Bagheria dove noi spettatori belanti pendiamo dalle loro labbra.
Nessuno si rende conto delle prese in giro che subiamo?
Ma soprattutto nessun organo di controllo interviene? Tutti compiacenti?
Resta sempre aggiornato con noi. Scegli tu come: clicca sull’icona e seguici.


