Chi si loda si sbroda ma è innegabile che l’incontro con il simbolo dell’informazione antimafia di Tele Jato, sia stata una iniziativa riuscita.
La partecipazione più importante è stata quella di numerosi giovani attenti e attivi, quelli che è fondamentale coinvolgere in queste iniziative, perché loro possono fare la differenza. Il tema dell’impegno civico, di chi deve sentirsi parte attiva di una comunità, che si incontra con chi deve tenere alta l’attenzione dei cittadini raccontandola giusta e raccontandola tutta, e insieme si spendono per la legalità diffusa, e come il tutto sia da contrasto al fenomeno mafioso, ha appassionato tutti i partecipanti.
Pino Maniaci ha ripercorso la sua vicenda di informatore deriso, minacciato, isolato e infine vittima delle istituzioni deviate che hanno tentato di limitarne l’azione.
Le istituzioni ieri non erano presenti. Carabinieri e Polizia hanno espresso vicinanza e incoraggiamento. La Polizia Municipale per un problema con il server della pec non ha ricevuto l’invito per tempo. Dopo avere fatto antimafia coi comodi santini del giudice Falcone e del giudice Borsellino sui propri social, o avere intrattenuto i bambini delle elementari, là, dove massacravano i nemici i mafiosi, e avere partecipato ad iniziative varie, organizzate da altri, il Sindaco di Bagheria, ha fatto sapere che non poteva partecipare a questo incontro. Qualcuno racconta stesse officiando il matrimonio, a Villa Rammacca, dell’ispettore che si occupa del collaudo della messa a terra dell’illuminazione pubblica… ma vi immaginate?!?
Della trasparenza, dell’azione cristallina di ogni attore del tessuto sociale, si è tanto parlato.
Ma anche di una città che non si indigna, che ormai si lascia scorrere tutto addosso e fa finta di non vedere, di non sapere, di non riconoscere cosa si nasconde in queste strade caotiche, abbandonate, e sulle quali indifferenza e tolleranza la fanno padrone. La cornice del Meta Gaming Pub Bagheria è stata veramente perfetta. Ma è innegabile che la voglia di esporsi sul tema della mafia non sia cosa diffusa come lamentava qualche settimana fa AddioPizzo, sulla mancata costituzione di parte civile del Comune di Bagheria contro gli estorsori del racket dei buttafuori, esternata in occasione delle condanne in primo grado. Così come essersi dimenticati dell’anniversario tragico dell’omicidio di Peppino Impastato.
Allora quando è Pino Maniaci a dire ai ragazzi, ai cittadini: ”alzatevi e mandatali a casa”, se gli si chiede di identificare le responsabilità di certe mancanze, quando è un simbolo vivente dell’antimafia che dice ai cittadini che devono fare Rete per resistere agli attacchi, perché non cominciare a riflettere?
Seppure sarebbe stato utile essere presenti, potete rivedere l’incontro qui.
Ancora voglio ringraziare lo staff del Meta Gaming Pub, per essere l’esempio di sensibilità sincera per altri giovani ma anche per me personalmente. Perché io li guardo negli occhi e trovo una grande voracità di cultura e legalità, bella e pulita, ma sopratutto vergine, intonsa, super partes. Stima incondizionata.
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