Tra gli allagamenti e i disagi dovuti al maltempo si è consumata ieri “la giornata mondiale degli attacchi inutili e strumentali”.
La colpa non è del sindaco – si legge in una nota diffusa agli organi di stampa dal coordinamento cittadino ReteCivica Bagheria. Ieri si è consumata a Bagheria la giornata mondiale degli attacchi inutili e strumentali.
La problematica delle città impreparate a questi rovesci temporaleschi come quello che giovedì 15 maggio ha investito anche Bagheria, non può essere la vittoria delle opposizioni di turno.
In primis è una realtà imputabile alla carenza di servizi fognari trasversale in moltissime città italiane e meridionali più nello specifico, ma è anche frutto di una urbanizzazione che risale ai tempi del sacco e della cementificazione delle città, anche quello difformemente diffuso a molte città del “palermitano” e oltre.
Non puoi usare sempre la stessa piccola utilitaria per una famiglia che è numericamente cresciuta, devi cominciare a pensare a cambiarla con una monovolume o con un minivan.
Finché il maledetto sottopasso – scrive ReteCivica – servirà per gli attacchi all’amministrazione di turno coi video e le dirette con l’ombrellino, nessuno lo risolverà mai. È un “porto franco” dello scontro politico dove tutti al momento giusto possono attingere come unico e rarissimo spunto, che inaspettatamente mette d’accordo il gregge come pochi altri argomenti sanno fare.




La colpa ovviamente non è del sindaco (non è mai stata nemmeno degli altri sindaci però, e il karma paga caro Filippo), ma è colpa della mancanza di visione di un centro urbano moderno, ed è colpa delle tante distrazioni che non appena si varcano le soglie dei palazzi di potere, distolgono tutte le buone volontà, dalla priorità e fanno sì che si incanalino in altre iniziative volte al mantenimento o all’incremento dei voti, alla tutela del parco votante, delle corporazioni e degli ammiocugino.

Le uniche colpe del Sindaco Filippo Maria Tripoli – conclude il lungo comunicato – sono quelle di essere stato opposizione e da oppositore avere usato strumentalmente il sottopasso e gli allagamenti fino ad oggi che ne è a sua volta vittima. La seconda è quella di avere perso di vista le soluzione dei problemi veri della città, le priorità che avrebbero fatto la differenza, ed essersi prodotto in spettacoli circensi in varie parti del tessuto urbano, senza che l’opposizione abbia mai detto una parola o prodotto un atto di resistenza concreta se non quando la città si allaga (nella realtà o nei rari casi metaforici).
La colpa non è del sindaco.
Una cosa la aggiungiamo noi di nostra iniziativa. Non è che per forza dobbiamo racontare minkiate ai cittadini.

il PNRR ha una missione specifica per la rete fognaria e se è pur vero che ha una vocazione più specifica per la depurazione delle acque reflue, ci piace ricordare che via Libertà l’abbiamo fatta passare per zona di degrado sociale e di emarginazione, pur di accedere ai fondi.
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