Mar. Giu 17th, 2025

La decisione inappellabile del Consiglio di Giustizia Amministrativa non lascia scampo e rende strumentale tutto il lavoro fatto dai tecnici del PUG per abbattere l’altro cancello che invece è legittimo.

E’ arrivata il 3 giugno scorso la sentenza definitiva all’opposizione, presentata dagli interessati, alla pregressa sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, che ha sempre bocciato come illegittima qualunque pretesa del Comune di Bagheria sul cancello al civico 9, e che accoglie invece, l’abbattimento del cancello presente al 15/t, perché abusivo.
Fermo restando il divieto di balneazione e di stazionamento per via della mancata messa in sicurezza del costone roccioso (si sono trovati i fondi pure per la depilazione dell’orifizio delle galline ovaiole, ma non per questo), la sentenza di martedì 3 giugno, mette la parola fine ad una serie di tentativi di abuso da parte dell’Ente ai danni di alcuni cittadini, a tutela di altri cittadini amici, con i quali sembra imbastire uno strano gioco delle parti, e che in quella zona portano avanti una struttura ricettiva che ancora adesso (nonostante il divieto) continua a pubblicizzare sul suo sito l’accesso alla cala, che pure è interdetto, come polo di attrazione.


La vicenda è chiara: il cancello al 15/t è abusivo (per altro è all’interno dell’area dei 150 mt dalla costa), va abbattuto anche perché insiste su una stradina di cui non si ha traccia ante 1976, (noi abbiamo prova della sua realizzazione con fondi comunali in una delibera dei primi anni ’80 di cui siamo entrati in possesso).
Da diversi anni, questa amministrazione ha combattuto strane battaglie alla baia dei francesi, molte delle quali in favore di telecamere, con uno strano atteggiamento tollerante nei confronti di qualcuno, omettendo persino di affiggere i cartelli di divieto di balneazione per non danneggiare le attività presenti che pure in barba al vincolo di inedificabilità assoluta, hanno realizzato delle strutture.
C’è per caso una vicinanza specifica? Sono i soliti ammiocugino? C’è magari un comparato? O cosa?

Certo l’impegno a tutela degli amici è un impegno che ha visto impiegate le migliori risorse degli uffici tecnici comunali. Responsabili della lotta all’abusivismo, sconfessati poi dalle sentenze, che oggi sono proprio a capo dello staff che sta redigendo il nuovo piano regolatore che ormai si chiama Piano Urbanistico Generale, particolarmente attivi invece nel tentare di abbattere anche l’altro cancello che abusivo non è, che non è nemmeno un accesso alla cala dei francesi, che è e resta un accesso ad una area privata.


Oggi tra i bagheresi e la baia de francesi, c’è un solo vero ostacolo: il Comune di Bagheria. Qualunque altre sciocchezza vi racconteranno chiedete che avvenga con un confronto pubblico, cosi da poterli sconfessare e confutare eventuali manipolazioni della realtà.

Questo avrebbe dovuto essere la priorità dell’estate 2025: la riapertura della baia dei francesi alla fruizione dei cittadini tutti e la cura della costa.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.