Mer. Dic 11th, 2024

Ma nel resto d’Italia, si!
Una virata verso una sinistra riconoscibile forse ci sarebbe voluta più decisa, anche qui alle nostre latitudini, sarebbe stato un bel messaggio. L’esito locale del voto per le primarie del PD continua a restituire invece, una voglia di politica arcaica arenata su modus operandi molto noti, ed in certi casi legata a personaggi politici che rappresentano il nuovo vecchio, quello degli organigrammi delle segreterie, delle correnti, e pure degli spifferi locali.

La scelta di Elly Schlein alla guida del PD ha ripercussioni anche qui nella città delle ville. Tra chi avrebbe voluto l’altro candidato alla guida della sinistra(???) italiana, c’è l’entourage del vicesindaco Daniele Vella.
Non sarà facile, tra poco più di un anno, spiegare all’altra metà (poco meno) degli elettori del Partito Democratico, che il simbolo sarà ancora una volta occultato dentro una lista civica, e non potrà fare da traino per la lista delle europee e forse anche delle provinciali, soprattutto in ragione della virata più a sinistra venuta fuori dalle urne ieri.

I bambini, colui che si è troppo avvicinato ad ambienti vetero-democristiani, li digerisce molto male e il Malox non aiuta.

Restano poche considerazioni generali: “Bonaccini perde perché non intercetta più la classe operaia…” “…ma dov’è oggi la classe operaia???” Ieri in un talk blasonato.
Bonaccini perde perchè, come Renzi prima di lui (e ancora oggi che si è disvelato democristiano D.O.C.) non sta proprio cercando la classe operaia, ma non la troverebbe comunque: quelle istanze sono diventate le stesse della borghesia che ha perso la sua connotazione di censo e sociale.
Bonaccini e quel PD, perdono perché si sono convinti che gridare “no!” alle attività di controllo dei territorio oggi assolutamente necessarie, siano repressive nei confronti di rivendicazioni, che in realtà non ci sono nei disagi che generano illegalità e violenza.
Questa è l’unica cosa che ci preoccupa quando assistiamo (speriamo per il bene di tutti i confronti) alla vittoria di una sinistra vicina alla sinistra: temiamo che si riconoscano certi fenomeni come eventi che coinvolgono parenti sfortunati con cui essere tolleranti e si sia troppo celermente intolleranti nei confronti degli stessi fenomeni da parte opposta.

In sintesi, parenti (gli anarchici ad esempio) violenti, fanno schifo sempre come i fascisti violenti.
A qualche amico bagherese auguriamo con piacere e con speranza grandi scorpacciate di carni tenere.

Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.