Mer. Dic 11th, 2024

Da settimane una campagna denigratoria è partita da parte dell’amministrazione, nei confronti dell’opposizione. Non si ha più maggioranza, ma si lavora di lima dentro e fuori palazzo Ugdulena per salvare faccia e poltrone.

Non esiste più maggioranza, il progetto civico del sindaco Filippo Maria Tripoli è abbondantemente fallito, ma la macchina di accerchiamento della gente gli garantirebbe un minimo di possibilità, quel minimo che gli fa pensare che un progetto fallimentare può essere ripresentato.
Come blindarlo allora?
Alcune vicende che avrebbero attirato l’attenzione degli organi inquirenti vanno messe a tacere. Quelle per esempio che pongono la questione morale.

La vicenda della pubblica illuminazione, non è una vicenda finita come il silenzio della giunta vuole fare credere. I consiglieri di opposizione il 14 aprile scorso hanno chiesto al Presidente del consiglio comunale Michele Sciortino, di convocare una seduta urgente e straordinaria, affinché il sindaco riferisca sui fatti. Ovviamente in barba alla richiesta, l’urgenza è piuttosto quella dell’ordine del giorno attuale, che riguarda i fondi del PNRR per lo stadio con i quali il sindaco potrà fare i suoi proclami elettorali per i prossimi mesi, e la richiesta resta nel cassetto.

Anche l’applicazione del regolamento in aula, appare un po’ troppo plasmabile vittima di una autorevolezza che, per chi segue da casa, forse per problemi di microfono, è facile da scambiare per supercazzole di qualità sopraffina.
Come la surroga della consigliera di Leonardo che ha previsto due nomine e una rinuncia nella stessa seduta, o come il ritiro di un punto all’ordine del giorno da parte del vicesindaco Daniele Vella, PD (pomo della discordia), dopo che il consiglio si era espresso con un voto sullo stesso.
Ma tornando alla vicenda dell’illuminazione preme sottolineare come buona parte della città abbia paura a dire ciò che pensa, mentre altra parte è rimasta zitta. Tutte quelle istituzioni di tutela dei diritti dei cittadini che oggi sono impegnatissime a stabilire il sesso degli angeli, e la provenienza politica di chi in qualche modo li ha sostituiti nei fatti, davanti alle cose importanti si tirano indietro. Ma perché?!?
Perché la ramificazione e la presenza di questa amministrazione più di altre, in varie altre istituzioni e istituti, ricorda quel cefalopode, coi tentacoli e le ventose di cui al momento non ricordiamo il nome: ah… si… IL TRAFFFICO!!!

#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti #nnapurtammusemprebella #filipposeiunmaestro

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.