Gio. Lug 17th, 2025

Dell’innovazione che l’intelligenza artificiale può apportare nelle amministrazioni, ce ne parla Nicolò Benfante.

Nicolò Benfante è un’eccellenza del nostro territorio. Dottore Commercialista ed esperto di Enti Locali, vanta nel suo curriculum, numerosi incarichi e collaborazioni con aziende private ma anche amministrazioni, dove ha ricoperto ruoli di primo piano nella gestione della cosa pubblica.
Il tema dell’implementazione delle performance dei comuni, grazie all’utilizzo delle prerogative dell’intelligenza artificiale, è tema particolarmente sensibile, che il dott. Benfante ha affrontato in numerose occasioni in convegni dedicati all’argomento.
Con onore ospitiamo un suo articolo scritto per la rivista tecnica de il Sole 24 ore, certi che la lettura stimolerà il confronto e le riflessioni.


All’alba dell’intelligenza artificiale.
Dell’intelligenza artificiale se ne comincia a parlare intorno agli anni cinquanta. Sono trascorsi diversi anni, per certi versi silenti, a parte le proiezioni di pellicole cinematografiche che anticipavano i tempi dell’era robotica, ma considerati futuristici e addirittura distopici per il nostro scientific background.
Dopo settant’anni ciò che prima poteva sembrare illusorio, inverosimile, irrealizzabile, futuristico è diventato realtà quotidiana.Nel quotidiano presente, in tutti i settori commerciali, industriali, professionali ed amministrativi progredisce il ricorso all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Sebbene frutto di ricerche e studi avanzati nell’ambito della tecnologia, l’IA (come propriamente definita), resta comunque un’invenzione dell’uomo.

Il miglioramento dei servizi tramite l’IA
Tuttavia, la quantità di dati immagazzinati e la possibilità di elaborare e fornire soluzioni in tempi rapidi permette di prospettare una gestione più efficiente ed innovativa nell’ambito dei servizi che rendono più immediata la possibilità di migliorarne la qualità ottimizzando i tempi e adattarne le soluzioni conseguenti.
Oggi, molte società, imprese e aziende stanno investendo i propri capitali sull’utilizzo dell’IA attraverso l’implementazione di piattaforme per studi complessi e simulazione dei casi al fine di poter ricevere ed apprendere soluzioni da sviluppare e attuare. Insomma, un processo tecnologico rivoluzionario che innesca una trasformazione della corsa contro il tempo, per ottenere risposte e soluzioni rapide rispetto ai tempi con cui, fino adesso, sono state gestite ed erogati senza l’ausilio dell’IA.
Mi sovviene, a tal proposito, il film di Forrest Gump che un giorno, cominciando dapprima a camminare (per causa di una disabilità) e poi correre senza una ragione specifica, dopo aver corso per 1170 giorni e 16 ore aveva suscitato, in molti che lo seguivano, la speranza di una nuova intelligenza che avesse raggiunto l’equilibrio nella corsa, decise di fermarsi perché un po’ stanchino. Una metafora che mette a confronto l’accelerazione dei tempi della conoscenza e della competenza tecnologica attraverso l’apprendimento interattivo rispetto alla lineare e progressiva preparazione degli studi ed esperienza per gradi.
Tutto viene accelerato per cogliere l’opportunità di guardare in futuro ed evolversi nel sapere e nel conoscere, ma a quale prezzo?
Siamo pronti ad accettare questa sfida in termini di competenza e professionalità? Siamo pronti a riconoscere l’IA come leva strategica per ridisegnare i percorsi di apprendimento e di formazione personalizzata?
Siamo certi che l’innovazione tecnologia possa essere al servizio delle persone?


L’intelligenza artificiale e la pubblica amministrazione

Sebbene l’IA si pone come catalizzatore nel tessuto digitale della società contemporanea, quale impatto avrebbe nella pubblica amministrazione?
Sarebbe fondamentale per rappresentare al meglio il rapporto tra cittadini ed istituzioni?
In particolare, in che modo la possibilità di elaborare grandi quantità di dati e soluzioni di analisi possono prospettare una gestione più strategica e lungimirante delle risorse pubbliche?
Ed ancora, con l’integrazione dell’IA nei sistemi della Pubblica Amministrazione quali processi decisionali potrebbero essere attuati per rendere la Governance più efficiente e responsabile?
Parimenti, integrare l’IA nella pubblica amministrazione significa abbracciare una cultura di innovazione e competenza, ebbene come bisogna comportarsi con il fenomeno delle risorse umane all’interno degli enti locali, che rappresenta un serio, annoso e costante problema?
Con il blocco delle assunzioni e del turn over di fatto si è decretato nell’ultimo trentennio uno spopolamento per quiescenza ed un progressivo invecchiamento del personale della pubblica amministrazione, come potrebbe l’IA migliorare l’efficienza degli enti locali?


Nei Comuni, compresi quelli siciliani, in cui la pianta organica risulta sottostimata ed in assenza di personale qualificato, risulta di difficile impatto provvedere alle quotidiane scadenze per carico di ruoli e responsabilità, pertanto, si preferisce adottare il processo di esternalizzazione/”outsourcing” che di fatto nel breve termine rappresenterebbe un immediata soluzione e parziale del sistema; in questo caso con l’integrazione dell’IA quale sarebbe il ruolo determinante e propositivo ?Ma se il processo di autonomia passasse nelle mani di consulenti esterni quale apporto darebbe l’IA, dal momento che la gestione ed il controllo del servizio sarebbe esternalizzato?Certamente integrare l’IA nei sistemi e nei processi della pubblica amministrazione richiede investimenti iniziali, adeguata formazione del personale e, soprattutto, un radicale ed intrinseco cambiamento culturale.

Occorre, altresì, considerare che l’intelligenza artificiale, integrata ed utilizzata negli enti locali, potrebbe essere un valido ausilio per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Ma ad oggi, ritengo, che tale strumento digitale debba trovare riscontro in una mappa normativa in grado di regolamentare e stabilire modalità di un utilizzo consapevole e responsabile al fine di fornire risposte ai cittadini ed essere una mera opportunità per il miglioramento alla qualità dei servizi pubblici.

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Di Redazione

Al blog de L'inchiesta di Bagheria, collaborano diverse figure, ognuna con una sua peculiare dote e con un suo campo d'azione. I comunicati stampa vengono elaborati indistintamente da chi li riceve al momento.