Lun. Dic 9th, 2024

Ci stanno prendendo gusto? Le istanze che muovono i due movimenti, nascono dall’ascolto del territorio e per questo sono molto simili.

Che si stia prospettando un nuovo asse politico in alcune realtà locali, sembra essere cosa assodata. L’impegno a Trapani con un candidato a sindaco comune, quello a Licata che vede anche il PD a sostegno di Fabio Amato, apre le porte ad un ulteriore dialogo anche sull’importante agone per il capoluogo etneo.

Se Il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte e il partito di Cateno De Luca, Sud chiamo Nord, trovassero la quadra anche per Catania, si prefigurerebbero interessanti scenari anche sulle future tornate elettorali amministrative che con buona probabilità passeranno dalle resuscitate provinciali, per poi giungere contemporanee alle europee.
Nel territorio bagherese alla luce dei risultati regionali, entrambe le coalizioni sembrano potere essere ago della bilancia, e magari insieme, diventare piuttosto uno dei piatti con cui ci si dovrà misurare.
Ma la Bagheria politica non vive solo di massimi sistemi. Esistono ancora vecchie logiche, vecchi modi di fare politica con le quali proprio noi combattiamo strenuamente; lavori pubblici appaltati solo ora dopo tre anni e mezzo dall’insediamento, sedi elargite per iniziative varie alla solite associazioni vicine, privatizzazioni di servizi per la città avviate dopo avere lasciato la città a soffrire, e alcune avviate in maniera fantasiosa come questo progetto del relamping, ecc ecc ecc.

Con questo modo di fare campagna elettorale, non è facile fare previsioni, seppure per 1 che ne accontenti, ne scontenti 3, perché sempre “si” non si può dire, e, soprattutto, considerando che moltissima gente, dai tempi del #bravofilippocomplimenti, ha aperto gli occhi.

Detto questo, il tentativo di scongiurare questa congiuntura astrale tra 5 stelle e De Luca, è stato costante ma non alla luce del sole, e se oggi mancherebbe un assessore all’appello potrebbe essere a causa del fatto che non ha portato il simbolo di Sud chiama Nord che aveva giurato di poter garantire.
All’appello manca il PD del vicesindaco Daniele Vella, nascosto fino ad oggi dentro l’esperienza civica. Si dovrà capire se potrà restare nascosto li o se alla luce dei nuovi eventi nazionali ed in virtù delle europee non sia costretto dai vertici nazionali a mettere il simbolo.

Se si consolidasse l’asse PD-M5S con chi correrebbe a Bagheria?
Basteranno i beni confiscati, il polo gastronomico, quello musicale, le minoranze etniche e le associazioni varie?

E non vogliamo rovinare la sorpresa citando eventuali possibili comitati d’affari nascosti (si dice, forse, sono voci, pettegolezzi) dietro qualche operazione che, a sto punto, potrebbe non essere solo elettorale. Si è vigilato bene? Proprio su tutto?

#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti


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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.