Come sempre l’archivio di memorie, anche fotografico, del Professore Antonino Russo è un prezioso aiuto per ricostruire una Bagheria che non c’è più.
Nella Proprietà Mortillaro c’era una piccola torre medievale che accendeva la mia fantasia. Oggi si sarebbe trovata al limite della via città di Palermo, alla fine della via Libertà. Non so quando e da chi era stata edificata. In quel luogo, tra alberi di limoni, stava certamente nel posto sbagliato, ma forse per questo attirava l’attenzione dei passanti. I muri avevano quattro merli per lato, le pareti della torre erano intonacate con una malta di colore rossiccio, ma presentavano macchie bianche qua e là. Sulla parete che guardava verso la via Libertà vi era una finestra chiusa. Altri fori bucavano le pareti. La torre era circondata da una fitta vegetazione cresciuta in maniera disordinata, ma la macchia di verde che ne veniva fuori era scenografica. Dal corso Butera la torre non si notava perché era nascosta dagli alberi di limoni che occupavano tutto il campo. Ho avuto l’idea di fotografarla. Sono andato a casa, ho preso la piccola Comet e l’ho fotografata. E’ stato un caso fortunato. L’anno seguente ho portato con me una macchina fotografica grande, perchè volevo fotografarla in maniera importante e adeguatamente, ma ho avuto la sorpresa di non trovare più la torre: non erano rimaste nemmeno le orme della stessa.
La mia delusione è stata tanta,ma non era la prima volta che si verificava una cosa del genere. Per fortuna mi rimaneva una fotografia a testimoniare di un’opera che arricchiva il panorama della Bagheria antica. Noi bagheresi ci accontentiamo di poco: ci basta conservare le foto delle orme del passato.
Quando andavo dal mio nonno materno ai Tre Portoni mi fermavo sempre davanti al cancello della proprietà Mortiliaro e guardavo dentro attraverso le grate. E la mia fantasia viaggiava in varie direzioni.